Le farfalle attese nel parco
Perché ci servono degli insetti?
Il progetto Impollina-MI, cui abbiamo dedicato due aree del parco ai limiti dell’OasInCittà, si occupa di facilitare l’insediamento diinsetti impollinatori, soprattutto lepidotteri e imenotteri che basano la loro alimentazione sul polline, ricco di proteine, e sul nettare ricco di zuccheri.
Questi insetti succhiano il nettare dai fiori, ricoprendo anche il loro manto di polline, che per la piante rappresenta il mezzo di scambio genetico dal fiore dell’una al fiore dell’altra.
Il polline della pianta visitata precedentemente sarà rilasciato al fiore della pianta successiva, garantendo in questo modo una riproduzione tra i due fiori visitati dall’ insetto.
Messaggeri efficienti per non buttare al vento del prezioso materiale genetico.
Il ruolo evolutivo di questa tipologia di insetti è uno dei tanti “gioielli dell’evoluzione”. Infatti, questo processo, chiamato entomofilo assicura un’alta probabilità di successo del contatto tra le due piante, grazie all’impiego di un “messaggero diretto”: l’insetto. Ciò è di importanza capitale in ambienti poveri di vegetazione, come appunto le nostre città.
Al contrario, la strategia anemofila, basata sul trasporto da parte del vento, perde nel vuoto una gran quantità di polline.
Chi desidera informazioni più approfondite sugli insetti impollinatori, sui loro habitat può visitare il sito http://www.impollina-mi.org/
Noi per ora limitiamoci a farci un’idea di…

nymphalidae-melitaea-athalia

nymphalidae melitaea dydima

papilionidae papilio machaon

nymphalidae-polygonia

pieridae leptidea sinapis

pieridae leptidea sinapis
Il prato fiorito
Ecco le specie vegetali che costituiscono l’habitat del “prato fiorito”

Miscela per prato fiorito di Bruno Cerabolini e Emanuela Borio
Il progetto Impollina-MI
Il declino degli insetti impollinatori (api, farfalle, bombi e non solo) dovuto alla progressiva scomparsa degli habitat naturali, e il rischio di perdita di fertilità delle piante che ne deriva, costituiscono un tema di grande attualità. Sia a livello locale sia a livello comunitario sono molte le possibilità di risposta che possono essere attivate per trovare forme sostenibili di interazione con l’ambiente.
Anche la città può svolgere un ruolo in questo contesto: la multifunzionalità degli spazi a verde urbani è perseguita da tempo in molte città europee con interventi mirati di ri-naturalizzazione e strategie di gestione eco-friendly, che mirano a incrementare la biodiversità ecologica urbana e a fornire spunti culturali per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini sui temi ecologici.
Nell’ottica di potenziare le nuove politiche messe in atto anche a Milano per aree verdi più naturali (prati fioriti), il progetto “Impollina-MI, Ecosistemi urbani per farfalle e insetti pronubi“, si propone di realizzare delle oasi urbane modello per insetti impollinatori e, con un programma di sensibilizzazione e divulgazione mirato alla cittadinanza e ai tecnici, di innescare un processo di moltiplicazione di aree verdi urbane di valore ecologico, incrementando così realmente la biodiversità urbana.
Attraverso la creazione di oasi per impollinatori, di un manuale di realizzazione del verde privato, di un sito internet e di incontri con categorie mirate, i cittadini potranno riconoscere il valore ecologico di specie botaniche native e cominciare a farne uso anche sui giardini o terrazzi, contribuendo attivamente a costruire una biodiversità urbana capillare.
Il progetto Impollina-MI è realizzato dalla Cooperativa Eliante Onlus, in partenariato con il Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica (DIMEVET) dell’Università degli Studi di Milano e con il Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate (DiSTA) dell’Università degli Studi dell’Insubria, riceve il contributo del Comune di Milano, Settore Verde e Agricoltura ed è sostenuto da Fondazione Cariplo (rif. 2015-2171), attraverso il bando 2015 “Progetti Territoriali”.
Il progetto Impollina-MI ha durata biennale, dal 01.03.2016 al 28.02.2018.