Il parco c’è. È cominciata la fase 2

I lavori procedono alla grande e il parco è ormai prossimo alla consegna: il Comune ha messo a dimora circa duecento alberi fra viale delle sofore e alberature lungo le ciclopedonali e attorno alle piazzole delle panchine. Fase 2, perché quanto da noi fatto finora, è stato fatto perlopiù “in attesa” che il parco fosse tale: l’orto sperimentale, in attesa delle aree per gli OrtiMisti fossero attrezzate per ospitare i tre giardini edibili; la pulizia della roggia. in attesa che intervenissero i mezzi per una bonifica attenta e necessaria (attualmente in atto, che si è rivelata più gravosa di quanto avevamo inizialmente sperato); il filare di prunus, in attesa che arrivassero gli alberi nell’area grande del parco, la piantumazione di arbusti dell’OasinCittà, in attesa che tutta l’area a noi assegnata sia piantumabile (cosa che ancora non è). Intendiamoci: lavori indispensabili, e anche non da poco, che ci hanno impegnato molto e che hanno dato risultati che dureranno nel tempo.
Ma, intanto, il parco vero e proprio non c’era.

Beh, ora la viabilità ciclopedonale c’è, duecento e passa alberi sono stati messi a dimora, e le aree degli OrtiMisti sono ultimate e fruibili. Il parco ora c’è e si vede, ha cambiato aspetto

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Impressionante l’accelerazione dei lavori nelle ultime settimane. Filari di alberi lungo i vialetti e le tre grandi aree dei Giardini edibili, dove coltiveremo i nostri Ortimisti collettivi.

 

E noi, oggi, abbiamo cominciato a impostare le recinzioni con i materiali che avevamo già preparato: sarà un lavoro lungo, che prelude al montaggio della pergola (anche qui, i materiali sono già pronti) nel primo spiazzo.

E l’orto sperimentale? Mica lo abbondoniamo: oggi abbiamo anche raccolto l’insalata: il nostro primo raccolto. Evviva!

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I pali per la recinzione delle aree degli orti. – Il primo raccolto dell’orto sperimentale, le cui prose sono state risistemate dopo l’inverno.

Domenica 15 aprile

 

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