L’Orto sperimentale.
Partenza in quarta per il lavoro nell’Orto Sperimentale, con la partecipazione di una trentina di volontari. Il tempo è stato molto benevolo, e la mattinata operosa. Molta allegria e voglia di fare: un’ottima partenza!
Cos’è l’Orto Sperimentale?
Un piccolo orto di 200 mq. che coltiveremo per allenarci finchè non ci saranno consegnate le aree definitive. L’orto sperimentale sarà quindi attivo fino alla raccolta di quanto seminato, si pensa entro marzo.
Infatti, domenica scorsa, 26 ottobre, abbiamo iniziato.
Insomma, se anche il Comune sarà un po’ in ritardo (non più novembre, ma fine dicembre), noi non ce ne staremo con le mani in mano! Non solo, ma trasformeremo questo ritardo in un’opportunità, esercitandoci in un piccolo orto sperimentale di circa 200 mq in modo da arrivare sulla ben più impegnativa area di 3000 mq con molta più pratica nelle tecniche, nell’organizzazione e nella coesione del gruppo.
Questa esperienza e la formazione del gruppo di lavoro saranno un passaggio essenziale per avviare nel modo giusto l’attività definitiva. Infatti quando avvieremo i giardini edibili nei 3000 mq, verso gennaio, saremo più esperti, la squadra di volontari sarà affiatata e nel frattempo avremo già attrezzato l’area definitiva con le infrastrutture necessarie: recinzioni, pergola e impianto automatico di irrigazione.
Galleria fotografica
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Il Parco è ancora una prateria selvatica, ma… chi sono tutte quelle persone là in fondo? Siamo noi! Già al lavoro…

La recinzione delimita un’area di 200 mq: è l’orto sperimentale che ci serve per imparare come si fa e a lavorare insieme.

Molte new entry nel volontari: energia, entusiasmo e tanta allegria nella folta rappresentanza di via Lombardini e dintorni!
Note operative
Il terreno è moderatamente compatto e argilloso, coperto da un cotico erboso. Dobbiamo lavorarlo per renderlo più sciolto, arieggiato, facilitando la germinazione dei nostri semi ed eliminare tutte le erbacce che, altrimenti, andrebbero a competere con le nostre colture.
Inizieremo con l’utilizzo della vanga-forca: si conficca l’attrezzo fino all’attaccatura del manico 5 cm alla volta. Le erbacce che sradichiamo con questa operazione vengono tolte e possono essere seccate e utilizzate come pacciamatura o per produrre compost. Se questa operazione risulta difficoltosa andremo ad interrarle direttamente mentre rivoltiamo le zolle di terra con la vanga-forca.
Prima di lavorare il terreno con la vanga forca, se è possibile, spandiamo letame per migliorare le condizioni del nostro terreno
Una volta finita questa operazione su tutto il nostro terreno, procediamo con il tracciamento delle prose.
Le prose non devono mai essere calpestate da nessuno e per nessun motivo, perciò la loro larghezze non deve superare 100 cm (braccia fino a metà della prosa) e 80 cm nel caso di prose dove lavoreranno bambini. Non devono essere nemmeno troppo lunghe, altrimenti per passare dall’altra parte occorre camminare non poco, pensiamo a circa 5 metri.
Le prose andranno ulteriormente lavorate con sarchiatore a 3 denti ricurvi per sminuzzare il terreno e in seguito si passa sulle prose con rastrello
A questo punto potremo iniziare a seminare.
Cosa semineremo
Per ottenere i primi raccolti entro marzo semineremo spinaci, aglio, lattughe, cavolo verza, cime di rapa, erbette e valeriana.